Elezioni europee
8-9 Giugno 2024

europeista
per scelta

Tavola disegno 1
Alessandra Franzi
Tavola disegno 1

Elezioni europee
8-9 Giugno 2024

europeista
per scelta

Franzi: La visione di una nuova generazione di leader per l'europa

Alessandra Franzi è candidata alle Europee 2024 (8 e 9 giugno) con la lista Stati Uniti d’Europa. La ricetta: “Tutela dei minori e istruzione”. L’intervista per Affari Italiani.

La lista Stati Uniti d’Europa candida Alessandra Franzi nella circoscrizione Italia Nord Ovest alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno. 42 anni, nata e cresciuta a Milano, si è poi trasferita per lavoro a Londra dove vive con la sua famiglia. È mamma di due bimbe di 5 e 13 anni. Esperta di arte, è impegnata nel sociale attraverso la Fondazione internazionale “Life for Children”, una charity che si occupa di sostegno ai bambini in difficoltà.

Come mai la decisione di candidarsi alle elezioni europee?

La mia candidatura alle elezioni europee nasce da una profonda convinzione: è giunto il momento per la mia generazione di alzare la voce e plasmare il futuro dell’Europa. Gli anni trascorsi all’estero mi hanno aperto gli occhi sull’importanza fondamentale dell’integrazione europea. Oggi, di fronte alle sfide epocali che ci attendono, abbiamo bisogno più che mai di un’Europa unita, forte e vicina ai suoi cittadini. È con questo spirito che scendo in campo, per portare in Europa l’energia e la visione di una nuova generazione di leader.

Toccata con mano le conseguenze della Brexit, perchè è invece importante credere nell’istituzione dell’Europa?
 
La Brexit è stata un duro risveglio, che ha rivelato come uscire dall’Europa sia stato controproducente. C’è bisogno di più Europa e di più Italia in Europa. Dobbiamo cogliere l’opportunità della nuova legislatura per ripensare l’Unione e trasformarla in una vera comunità federale dei popoli, più democratica e partecipata. Le sfide che ci attendono, dal cambiamento climatico alla rivoluzione digitale, possono essere vinte solo restando uniti. L’Europa è la nostra casa comune, il nostro scudo e la nostra forza sulla scena globale. Abbandonarla significherebbe condannarci all’irrilevanza. È tempo di rimboccarci le maniche e lottare per l’Europa in cui crediamo.
 

Franzi: “La diversità è la nostra più grande ricchezza”

Assolutamente sì. La mia esperienza internazionale mi ha insegnato che la diversità è la nostra più grande ricchezza. Un’Europa aperta, che favorisce il dialogo e la contaminazione tra culture, è un’Europa più forte, creativa, inclusiva e promotrice di libertà. In questo senso, è importante investire nella cultura come mezzo per costruire una cittadinanza europea comune.

Il progetto per la legge europea di regolamentazione dell’utilizzo dei social media per i ragazzi
 
La tutela dei minori nell’era digitale è una priorità non più rinviabile. È tempo che l’Europa adotti una normativa all’avanguardia, che fissi standard comuni e rigorosi per proteggere i più giovani dai rischi, come la dipendenza, legati all’uso dei social media. Il mio impegno per affrontare il problema del rapporto tra giovanissimi e social network si sviluppa attorno alla proposta di una direttiva europea che disincentivi l’interesse economico delle piattaforme social a sviluppare features e contenuti che causano esternalità negative sui ragazzi. A ciò si aggiungono programmi di educazione digitale obbligatoria nelle scuole, la creazione di un’autorità europea per la protezione dei minori online e di un osservatorio europeo sulla dipendenza da social tra minori, un patentino digitale per l’accesso ai social media unito a campagne di sensibilizzazione indirizzate ai genitori. Inoltre, incentivi economici per lo sviluppo di social network a misura di minore, finanziamento della ricerca sugli effetti dei social media sui minori, regolamenti più stringenti sulla pubblicità mirata ai minori sui social e supporto psicologico gratuito per i giovani dipendenti dai social media. Non possiamo più permetterci di navigare alla cieca in questo territorio inesplorato. Servono regole chiare, controlli efficaci e una forte azione educativa. Mi batterò con tutte le mie forze per una legge europea innovativa e coraggiosa su questo tema di vitale importanza.
 
Da sempre si batte per un’istruzione di qualità per tutti. In che modo si può realizzare?

La cultura è la chiave per la libertàe l’istruzione di qualità è necessaria per costruire un’Europa di opportunità per tutti. Se davvero al centro delle politiche europee vi sono la dignità ed il benessere della persona, allora è fondamentale investire sul futuro dei ragazzi promuovendo un’istruzione a tempo pieno e di qualità fino ai 18 anni, che li aiuti a sviluppare il pensiero critico e che contrasti il dilagante fenomeno di dipendenza dalle piattaforme social. Credo nell’ascensore sociale, voglio un’Europa che offra a ogni cittadino la possibilità di studiare, crescere e realizzare i propri sogni, indipendentemente dal contesto socio- economico di partenza. La partecipazione dei giovani è una necessità nel processo democratico e decisionale a tutti i livelli. Bisogna investire nell’Università, dedicare maggiori fondi ai progetti Erasmus e di ricerca, garantire tirocini retribuiti di qualità e sostenere l’imprenditoria giovanile.

Due parole sul vostro leader Matteo Renzi

Matteo Renzi è l’uomo che ha ridato slancio al sogno europeo. La sua visione originale e pragmatica di un’Europa protagonista sulla scena mondiale mi ha conquistata e spinta a mettermi in gioco al suo fianco. È un leader carismatico, che ha il coraggio di pensare in grande e la determinazione per trasformare le idee in realtà. Con lui, sento di far parte di una squadra pronta a scrivere una nuova pagina della storia europea, dando finalmente voce alle aspirazioni della mia generazione.

Perché la scelta di candidarsi con “Stati Uniti d’Europa”?

“Stati Uniti d’Europa” non è solo un nome, è una chiamata all’azione. Incarna la mia visione di un’Europa unita e ambiziosa, capace di affrontare le grandi sfide del nostro tempo. Questa lista riunisce una nuova generazione di leader determinati a superare gli egoismi nazionali e a costruire un futuro di prosperità e giustizia per tutti gli europei. Candidarmi con “Stati Uniti d’Europa” significa mettermi al servizio di questo sogno, portando in Parlamento la voce e l’energia di una italiana che ha fatto dell’Europa la sua casa. Insieme, possiamo scrivere un nuovo capitolo della nostra storia comune e realizzare finalmente il sogno dei nostri padri fondatori.

Chi sono

SOCIAL MEDIA & CULTURA COME CHIAVE DELLA LIBERTà

Care cittadine e cari cittadini, mi chiamo Alessandra Franzi, sono una candidata e credo fortemente nell’Eu­ropa e nei suoi valori fondamentali. Vivo a Londra da 18 anni, dove mi occupo di arte, ma il mio cuore batte per l’Europa e per l’Italia.
Sono un’europeista convinta, perché credo che solo attraverso l’unità e la cooperazione tra i paesi europei possiamo affrontare le sfide del futuro e garantire un avvenire migliore per tutti. L’Europa che voglio è un’Europa dei diritti, della solidarietà e della democrazia, dove ogni cittadino possa sentirsi protetto e valorizzato.

In particolare, mi batto per i diritti delle donne e per il loro sostegno. Credo nell’importanza dell’indipendenza economica femminile e nella libertà di scelta, perché solo attraverso l’emancipazione delle donne possiamo costruire una società più giusta ed equa.
Inoltre, credo fortemente nell’istruzione come chiave per il futuro dei nostri giovani. Voglio impegnarmi per garantire a tutti l’accesso allo studio e per promuovere una cultura dell’istruzione che sia davvero inclusiva e di qualità. Infine, voglio un’Europa che sia attenta ai bisogni sociali dei suoi cittadini, che sappia ascoltare le loro istanze e che metta in campo politiche concrete per migliorare la vita di tutti.

Se mi darete la vostra fiducia, mi impegnerò con tutto il mio cuore e la mia energia per costruire un’Europa migliore, più giusta e più solidale. Insieme, possiamo fare la differenza.

Istruzione scolastica obbligatoria a tempo pieno e fino ai 18 anni ed Emergenza social per i giovanissimi tra i 10 e i 16 anni

10 proposte + 1 da portare in Europa per arginare un fenomeno che riguarda milioni di bambini in tutta Europa e che mette a rischio la salute psicofisica durante la loro crescita e la vita degli adulti di domani

 

Alessandra Franzi, la mamma che ha deciso di candidarsi per portare questo tema all’attenzione delle istituzioni internazionali.

 

«La cultura è la chiave della libertà. Se davvero al centro delle politiche europee vi è la dignità ed il benessere della persona, la libertà e la democrazia allora è fondamentale investire sul futuro dei ragazzi promuovendo una istruzione a tempo pieno e di qualità che li aiuti a sviluppare un pensiero critico e contribuisce a contrastare il dilagante fenomeno di dipendenza dalle piattaforme social. In gioco c’è il futuro dei nostri figli e la loro vita da adulti. Ormai è un problema di salute pubblica. È necessario intervenire presto. Famiglia, scuola ed istituzioni devono collaborare insieme per creare un sistema equilibrato a sostegno dei ragazzi».

“Il benessere e la sicurezza online dei nostri ragazzi devono essere una priorità assoluta per l’Unione Europea. È fondamentale agire ora per proteggere i minori dai potenziali rischi dei social media, primo tra tutti la dipendenza e promuovere un uso consapevole e responsabile di queste piattaforme».

Alessandra Franzi comprende il problema di altri milioni di famiglie che affrontano da sole questo male silenzioso nell’indifferenza ed incapacità delle scuole e abbandono da parte delle istituzioni. Per questo ha deciso di candidarsi alle elezioni europee da outsider, con la Lista Stati Uniti d’Europa che ha accolto e sposato la sua battaglia.

“Con i giovanissimi non basta che sia la mamma o il papà a dire: metti giù il telefono! I social networks sono una realtà pervasiva, troppo tardi per fermarli, ma non per regolamentarli e soprattutto è ora di dare ai nostri figli gli strumenti per imparare a gestirli. L’impegno delle istituzioni è imprescindibile per raggiungere questo obiettivo e intendo portare il problema all’attenzione dell’Europa. Solo con la consapevolezza dei pericoli che si nascondono dietro TikTok, Snapchat e tutti gli altri, i nostri figli possono farne un uso più corretto ed evitare il rischio di finire nella spirale della depressione e dei problemi psicologici connessi», aggiunge Alessandra Franzi.

Secondo un rapporto dell’UNICEF del 2021, il 70% dei giovani tra i 15 e i 24 anni in Europa utilizza i social media, con una percentuale ancora più alta tra i minori. In Italia, il 59% dei bambini tra gli 11 e i 13 anni possiede un profilo social, nonostante i limiti di età imposti dalle piattaforme. Questa esposizione precoce e prolungata può avere conseguenze gravi sul benessere psicologico, sociale e cognitivo dei giovanissimi. Gli ultimi dati che arrivano dagli Stati Uniti ci dicono che, tra il 2010 e il 2019 nella fascia di età dei very young teens (11-13 anni) i tentativi di suicidio sono aumentati del 131%, con prevalenza tra le ragazze. 

I rischi associati all’uso dei social media da parte dei minori sono dunque molteplici, dalla dipendenza al cyberbullismo, dall’esposizione a contenuti inappropriati alla violazione della privacy. Uno studio dell’istituto Superiore di Sanità del 2019 ha rilevato che il 38% dei very young teens che trascorrono più di 5 ore al giorno sui social riporta sintomi di depressione, rispetto al 18% di quelli che li usano per meno di un’ora. Inoltre, il 70% delle vittime di cyberbullismo sviluppa problemi di salute mentale come ansia, depressione e pensieri suicidi.

Alessandra Franzi, insieme al team di esperti che collaborano con la sua Life for Children Foundation” di Londra, ha elaborato 10 proposte concrete + 1 che è determinata a portare in Europa, tanto da essersi impegnata in una competizione elettorale.

«Ho sempre frequentato gli ambienti politici italiani a Londra perché penso che l’impegno per la comunità sia un dovere di tutti, ma non avrei mai immaginato di impegnarmi in una sfida così complessa come quella delle Elezioni Europee», confessa e aggiunge «però ho capito che se voglio che cambi qualcosa su questo problema che mi sta così a cuore devo rivolgermi all’Europa con forza, dall’interno. Ecco perché mi sono candidata».

Le 10 proposte + 1

1. Promuovere una direttiva europea (e una legge nazionale) che mira a disincentivare l’interesse economico delle piattaforme social a sviluppare determinate features, prodotti, contenuti che possano causare esternalità negative sui ragazzi.

2. L’introduzione dell’educazione digitale obbligatoria nelle scuole, per fornire ai giovani le competenze necessarie per navigare in modo sicuro nel mondo online.

3. La creazione di un’autorità europea per la protezione dei minori online, dedicata a monitorare, regolamentare e intervenire per garantire la sicurezza dei giovani utenti.

4. L’introduzione di un “patentino digitale” obbligatorio, una formazione specifica, per i minori che accedono ai social network.

5. Incentivi alle aziende per sviluppare social network etici e a misura di minore, promuovendo un ambiente digitale più sicuro e favorevole alla crescita dei ragazzi.

6. Campagne di sensibilizzazione mirate per genitori e famiglie, fornendo loro conoscenze e strumenti per guidare i figli nel mondo digitale.

7. L’istituzione di un osservatorio europeo sulla dipendenza giovanile dai social media, per monitorare il fenomeno e sviluppare politiche basate su dati concreti.

8. Finanziamenti per la ricerca sull’impatto dei social network sulla salute mentale dei minori, per comprendere meglio i rischi e sviluppare strategie di prevenzione efficaci.

9. La promozione di un approccio multistakeholder, coinvolgendo piattaforme social, organizzazioni giovanili e altri attori chiave nella ricerca di soluzioni condivise.

10. Il sostegno a iniziative di peer education, in cui i giovani stessi diventano ambasciatori di un uso positivo dei social media tra i coetanei.

11. L’adozione di una carta europea dei diritti dei minori online, per sancire principi e standard comuni per la protezione dei giovani utenti in tutto il continente.

 

“Queste proposte rappresentano un approccio multidimensionale, l’unico possibile, per affrontare questa sfida così complessa e in rapida evoluzione”, sottolinea Alessandra Franzi. “Solo attraverso un’azione coordinata e decisa a livello europeo possiamo creare un ambiente digitale in cui i nostri ragazzi possano crescere, imparare e interagire in modo sicuro e positivo. Questo è il mio obiettivo. Perché Investire nella protezione dei nostri giovani significa investire nel futuro dell’Europa”.

IL MIO PROGRAMMA

1. L’Europa degli Stati Uniti d’Europa 

Promuovere una maggiore integrazione europea trasformando l’UE in una reale federazione con un vero governo europeo. Abrogare il diritto di veto, aumentare il bilancio e creare una politica estera, di difesa, fiscale e migratoria comune.

2. L’Europa di chi vuole di più

Facilitare l’ingresso di nuovi Stati membri come l’Ucraina e promuovere una maggiore integrazione economica e istituzionale, anche se non tutti gli Stati membri sono pronti a
muoversi alla stessa velocità.

3. L’Europa della politica estera e della difesa comune

Rafforzare la cooperazione con gli USA, creare una difesa europea ottimizzando in maniera efficace le risorse disponibili evitandone la frammentazione, una politica estera comune per affrontare minacce globali e promuovere l’attività diplomatica e di dialogo in favore della pace.

4. L’Europa della cultura

Investire nella cultura come mezzo per costruire una cittadinanza europea comune. Istituire un servizio civile culturale e un fondo unico per la mobilità universitaria, istituire il prestito agli studenti universitari, vietare gli stage gratuiti, istituire la scuola a tempo pieno fino ai 18 anni.

5. L’Europa della democrazia e dello stato di diritto

Superare la regola dell’unanimità nel Consiglio UE, garantire il rispetto dello stato di diritto e promuovere un’alleanza globale delle democrazie. Istituire una direttiva chiara contro il femminicidio e il sostegno economico e psicologico agli orfani del femminicidio.

6. L’Europa dei diritti e delle libertà

Difendere e promuovere i diritti individuali e le libertà civili, assicurando che nessuno stato
membro possa mettere in discussione i diritti acquisiti.

7. L’Europa degli investimenti e della crescita

Trasformare l’UE in un’Europa degli investimenti, aumentando il bilancio al 5% del PIL e rendendo strutturale il debito comune. Armonizzare il mercato dei capitali e completare l’unione bancaria.

8. L’Europa della solidarietà e della responsabilità

Creare una politica europea delle migrazioni basata sulla solidarietà e l’impegno condiviso tra tutti gli Stati membri, riformare Frontex e istituire un’agenzia europea delle migrazioni.

9. L’Europa dei giovani e del lavoro

Promuovere l’imprenditoria giovanile ad esempio facilitando alle start up l’accesso ai fondi pubblici europei, creare un mercato unico del lavoro europeo, armonizzando i diritti sociali
e introducendo un sussidio di disoccupazione europeo.

10. L’Europa digitale

Promuovere una digitalizzazione inclusiva e sicura, proteggendo la privacy e utilizzando l’intelligenza artificiale per migliorare i servizi pubblici. Regolamentare l’utilizzo dei social media per i ragazzi dagli 11-16 anni creando una legislazione che vada a colpire l’interesse economico delle piattaforme social che sviluppano features in grado di creare esternalità negative sui giovani. Creare un osservatorio europeo sulla dipendenza da social tra i minori, sostegno psicologico gratuito per i giovani che sviluppano dipendenza dai social e creazione di un’autorità europea per la protezione dei minori online. Introdurre corsi di utilizzo dei social media ed un patentino digitale.

11. L’Europa della sostenibilità ambientale ed economica

Coniugare la tutela ambientale con lo sviluppo industriale, promuovendo la decarbonizzazione e competitività industriale attraverso sussidi ed incentivi che facilitano la transizione.

12. L’Europa sociale

Affrontare le emergenze sociali come la cura della salute mentale,la povertà sanitaria ed educativa, rafforzando il coinvolgimento del Terzo Settore e migliorando le infrastrutture sanitarie.

GENERAZIONE EUROPA

Tutti siamo Europeisti per natura, tutti dobbiamo però ribadire ancora una volta di esserlo anche per scelta. La scelta di un’Europa che vive nelle connessioni di scambio di vite e di culture.

Un’Europa che diventa grande grazie alle diversità che la compongono.

Un’Europa che ricorda il passato ma guarda al proprio domani, a quello dei suoi cittadini, a quello dei nostri figli e figlie. 

Un’Europa che si sceglie ogni giorno, nelle piccole azioni quotidiane e nei valori che sono più forti dei confini geografici. Scelte che descrivono una comunità viva e vicina al prossimo.

Un’Europa che scegliamo giorno dopo giorno, azione dopo azione.

L’Europa che abbiamo scelto, l’Europa che sceglieremo.

Alessandra Franzi

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